"La pratica è mettersi a disposizione del corpo e lasciare che la struttura venga pacificata dall'intensità dell'ascolto e della sensorialità. Il corpo tattile si risveglia nella pratica e partecipa al dissolversi del corpo schematico e condizionato. Il cervello diventa allora silenzioso, sensibile, vivo e immobile come un coccodrillo sulla riva: nè anticipazione nè memoria; tranquillità senza nè inizio nè fine; silenzio bruciante di vita."
Éric Baret site
Lo yoga come poesia
Ci si siede su un tappeto.
E’ sempre la prima volta.
Sentire la sensazione del « corpo » .
Il corpo non è separato dallo spazio,
non siamo noi a muovere il corpo,
è un sentire interno.
Ci si muove come fantasmi.
Le posizioni sono vuote.
Qual è la sostanza del corpo?
Una tensione si libera, qualcosa lascia.
Si pratica senza nessun sapere.
È una scoperta,
istante per istante,
senza commento.
Si pratica con ardore
come se fosse l'ultima volta,
con meraviglia,
come se fosse la prima volta.
Il praticante scompare nella pratica.
Il pensiero si perde nel silenzio.
Seminari
Della durata da uno a cinque giorni,i seminari sono uno spazio privilegiato per immergersi nella pratica Kashmira.
Questa pratica ha bisogno di un tempo per affinare l’ascolto e una comprensione più profonda della pratica si può avere solo partecipando ad uno stage di più giorni.
Nei seminari che propongo durante l’anno è possibile partecipare in presenza e anche on line.
Nei workshop si esplorano le possibilità di movimento del corpo senza alcuna nozione di performance: non è infatti necessario essere forti o flessibili per praticare questo tipo di yoga, ma solo disponibili all’ascolto.
“Il cuore dello yoga non è il corpo, ma l’ascolto.
Si ascolta il corpo come nell’ikebana si osserva la composizione dei fiori.
L’arte tradizionale è libera dalla fantasia di un risultato e l’azione non è che un pretesto. Anche nello yoga tantrico kashmiro la percezione del corpo non è che un’occasione per presentire la nostra libertà.
Si può considerare il sentire del corpo eminentemente pedagogico perché,
su un certo piano, la sua percezione è sempre disponibile.”
Eric Baret
Classi
In ogni classe si esploreranno le asana principali così come il respiro e i pranayama della scuola Kashmira, passando attraverso vari esercizi di decondizionamento delle tensioni del corpo.
Le evocazioni sensoriali tipiche di questo approccio e alcune specifiche visualizzazioni guidate accompagneranno l’allievo durante le sessioni.
Ci potranno essere dei momenti di scambio con domande e risposte sulla pratica per chiarire alcuni aspetti della stessa o il ri-sentito che emerge durante le sessioni.